In quello che è il sesto anno di esistenza, in Italia Supporters in Campo(SinC), membro di SD Europe, prosegue nel suo percorso per lo sviluppo delle buone pratiche di partecipazione attiva dei tifosi nei club di calcio.
In questa esclusiva di SD Europe, abbiamo avuto modo di approfondire le attività del coordinamento nazionale italiano con diverse figure del movimento per saperne di più sulla storia di “SinC”:
Quando è iniziata la vostra avventura?
Supporters in Campo è stato costituito nel 2013 dopo un processo di collaborazione e dialogo tra i gruppi di tifosi italiani e SD Europe. L’esperienza acquisita durante il progetto UE “Migliorare la governance del calcio attraverso il coinvolgimento dei tifosi e la proprietà della comunità” con SD Europe nel 2012-2013 ci ha fornito le conoscenze per fare un passo avanti e creare la rete SinC.
Il collettivo Supporters in Campo (SinC) è nato dalla cooperazione tra gruppi di supporters appartenenti a diverse realtà che promuovono la partecipazione attiva dei tifosi nella governance delle società e nelle istituzioni sportive. La cooperazione mira a sviluppare il coinvolgimento attivo e partecipato dei tifosi nei processi decisionali e nella proprietà delle società calcistiche, potenziando e rafforzando il contributo positivo che i supporters possono dare al calcio.
Come e perché è nato Supporters in Campo?
È nato dalla necessità di avere un’entità che sostenesse e operasse per sviluppare la partecipazione dei tifosi all’interno delle società calcistiche italiane. Con l’aiuto di SD Europe, durante il progetto Migliorare la governance del calcio attraverso il coinvolgimento dei tifosi e la proprietà della comunità abbiamo compiuto questo passo importante.
Da un lato, è stata una risposta dei tifosi che, dopo aver visto fallire i propri club, ora vogliono avere voce e controllo sulla gestione della società per evitare nuovi pericoli per la loro amata squadra. Circa 150 club professionistici sono andati persi negli ultimi 15 anni, era il tempo che i tifosi facessero un passo in avanti assumendosi una nuova responsabilità.
D’altra parte, è stata una forma di opposizione all’eccessiva commercializzazione del calcio e al suo costante allontanamento dalla comunità. Crediamo nell’importanza del recupero del valore sociale del calcio, per cui è necessario un nuovo approccio rispetto a quello attuale, e crediamo che sia importante per questo costruire relazioni positive tra i club e la fanbase.
Qual è il vostro ruolo nel contesto italiano?
Le attività di SinC si sono sviluppate in una forma di dialogo e discussione con le istituzioni ufficiali coinvolte nel settore e con le principali leghe professionistiche del calcio italiano: Serie A, Lega Serie B e Lega Pro.
Le attività spaziano dal supporto tecnico a club e organizzazioni per la creazione di nuovi gruppi di tifosi, la promozione di singoli gruppi attraverso la diffusione delle migliori pratiche nel Paese, e il coordinamento delle associazioni affiliate in progetti comuni.
SinC è anche coinvolto nel supporto alle istanze collettive dei tifosi nei confronti delle varie istituzioni sportive e amministrative. Siamo stati coinvolti in precedenti collaborazioni con federazioni sportive e proseguiremo in questo percorso anche nel futuro.
Il membro del consiglio SinC, Stefano Pagnozzi, ha descritto le attività in modo approfondito: “SinC è un movimento giovane che ha ancora molto da imparare. Aiutiamo i gruppi di tifosi e li supportiamo in tutte le fasi della loro attività, dalla formazione alle relazioni con il club. La rete è un luogo di incontro per scambiare esperienze positive e imparare dagli errori degli altri. Abbiamo sviluppato un manuale che sottolinea quelli che sono i nostri principi e che rappresenta una guida pratica per i tifosi che intendono organizzarsi democraticamente per avere voce nella gestione del proprio club “.
Quali sono i problemi che affliggono tifosi e club italiani?
Il calcio italiano ha molti problemi. L’intero settore necessita di riforme sostanziali e di regole più severe per rispondere alle dinamiche e all’evoluzione commerciale del calcio.
Mancano risorse, molte delle quali concentrate in Serie A, in pochi club, e mancano meccanismi di solidarietà a beneficio dell’intero sistema. Questo ci porta lontano dall’essere sostenibili e alla costante scomparsa di una dozzina di club ogni estate.
La crisi economica ha sicuramente avuto un’influenza decisiva sul nostro settore sportivo, tradizionalmente legato alle piccole e medie imprese locali. Questi club sono stati i più colpiti negli ultimi 15 anni da difficoltà economiche.
In termini di partecipazione, ci sono alcuni club che sono riusciti ad aprirsi alla loro comunità. Di solito in Italia, il tifoso è visto come un problema, non come un fattore utile per aiutare a far crescere e proteggere il club.
Il vicepresidente di SinC, Pippo Russo, ha commentato lo stato del calcio italiano: “Il calcio italiano sta attraversando una fase storica molto travagliata, le azioni dei tifosi spesso si scontrano con diversi interessi dei proprietari di club e contro una mentalità non aperta a coglierne il potenziale. Il calcio italiano ha bisogno di interventi decisivi che incoraggino la trasparenza e la sostenibilità. Senza un processo di riforma concreta, anche il contributo positivo delle nostre organizzazioni rischia di essere vano.
Quali sono i successi di Supporter in Campo?
Dal punto di vista dei tifosi, SinC ha contribuito a creare e strutturare diversi gruppi di supporters che sono ora parte integrante della rete. Vedere quella crescente consapevolezza e il desiderio di essere coinvolti anno dopo anno è un segnale positivo per il futuro.
SinC ha anche migliorato le relazioni con le istituzioni sportive. La relazione è stata generalmente positiva e intendiamo continuare a sensibilizzare tutti gli stakeholder del settore sui temi riguardanti i tifosi, supportando le associazioni coinvolte nel proprio club.
Negli ultimi anni, gli affiliati di SinC hanno raggiunto risultati importanti, riuscendo a influenzare in maniera incisiva la gestione del proprio club. HSL Derthona, US Città di Fasano, Ideale Bari Calcio, Cava United, Brutium Cosenza, Vigor 1919 e Centro Storico Lebowski sono controllati dai loro tifosi e sono stati recentemente raggiunti da L’Aquila Calcio questa estate.
Numerosi Supporters’ Trust italiani hanno quote di minoranza nei loro club: Fondazione Taras, Associazione Polisportiva “Perbrindisi”, Barletta Club “I Biancorossi”, MyRoma, Orgoglio Amaranto e Lucca United.
Altri hanno esercitano un ruolo di controllo esterno e supportano il proprio club di riferimento come: Cosenza nel Cuore, Passione Lecce, Modena Sport Club, Fondazione SEF Torres, Cagliari Club, Nocerini, Amici del Rimini, Noi Samb, Associazione “Tifosi per il Brescia”, Solo per l’Ascoli e Verona nel Cuore.
Qual è la relazione attuale tra tifosi, istituzioni e le leghe sportive?
La maggior parte dei tifosi non ha grandi aspettative dalle leghe. Storicamente parlando, non c’è mai stata una relazione tra le parti. I metodi di confronto tra tifosi e istituzioni che si sono sviluppati in Germania e Svezia sono visti come una grande fonte d’ispirazione per l’Italia.
Il calcio italiano è in continua evoluzione, negli ultimi mesi si è parlato della partecipazione dei tifosi al parlamento. La nostra speranza è di poter sviluppare ad ogni livello una relazione costruttiva per accresce l’influenza dei tifosi sull’intero sistema calcio, evidenziando i risultati positivi ottenuti.
Il presidente di SinC, Diego Riva, ha commentato l’importanza del dialogo strutturato con le federazioni nazionali:
“Il dialogo con le federazioni è importante per porre l’attenzione sulle questioni relative alla partecipazione attiva dei tifosi. Il dialogo aperto, coinvolgendo il punto di vista dei supporters, può essere costruttivo per tutte le parti. I tifosi possono dare un grande contributo per rilanciare le sorti del calcio italiano, in particolare per i club di piccole e medie dimensioni. La cooperazione con le leghe può consentire alle buone pratiche di diffondersi sul nostro territorio, promuovendo i principi di democrazia, partecipazione, sostenibilità e impegno sociale “.
Che tipo di attività svolge SinC?
Principalmente, svolgiamo un ruolo attivo nel supportare la rete dei tifosi che è cresciuta negli ultimi anni. Diamo consigli e suggerimenti ai nuovi gruppi che si formano per sostenerli nell’organizzazione in modo da realizzare strutture associative democratiche, inclusive e trasparenti. Nei primi anni di attività, abbiamo creato un manuale che raccoglie l’esperienza condivisa dell’intera rete e indica le linee guida da seguire.
Tra le nostre attività, c’è la costante promozione del dialogo e della trasparenza con tutte le parti interessate nel mondo del calcio. L’obiettivo è sensibilizzare sulla necessità di sostenere e sviluppare i club di proprietà dei tifosi e le associazioni che vogliono avere voce e partecipare attivamente nel proprio club. Infine, SinC è un punto d’incontro per discutere idee e proposte per migliorare le attività sul campo e attuare progetti condivisi, sia a livello nazionale che a livello europeo.
Luca Frontera, membro del consiglio di SinC, ha aggiunto: “Il lavoro di SinC ha ottenuto risultati eccellenti, considerando la giovinezza del movimento. Ci sono stati molti casi in cui i tifosi hanno avuto un ruolo chiave nella sopravvivenza o nella rinascita del proprio club. È essenziale sviluppare un percorso condiviso di crescita culturale con tutte le parti interessate coinvolte per continuare a diffondere buone pratiche. ”
Piani e progetti di SinC per il futuro?
Continueremo ad assistere i nostri affiliati, cercando di aumentare nel contempo la nostra rete per coinvolgere il maggior numero possibile di gruppi. Esistono circa 40 associazioni, cooperative e comitati costituiti in Italia e 20 ufficialmente coinvolti con Supporters in Campo. Espandere la rete significa anche avere più forza per costruire la cultura di cui ha bisogno il movimento per avere successo. Inoltre, speriamo che il dialogo e la cooperazione con le istituzioni governative e sportive possano continuare e intensificarsi.
Il membro del consiglio di SinC, Michele Palmiero, ha parlato delle possibilità della rete: “La rete è sempre aperta a nuovi gruppi e contributi, c’è molto lavoro da fare e nuove idee possono facilitare e incoraggiare tutto questo. Il nostro lavoro si concentrerà sul supporto di quei tifosi che vogliono fare un passo avanti assumendosi la responsabilità di influenzare attivamente le loro società di calcio. Vogliamo continuare la nostra crescita e aumentare l’impatto positivo sui nostri affiliati acquisendo nuove conoscenze dai nostri partner europei. I progetti futuri con SD Europe saranno un’eccellente opportunità per accrescere ulteriormente le nostre capacità. ”
Che cosa ti aspetti dalla rete SD Europe? Cosa può dare SinC alla rete?
La rete SD Europe è il luogo dove possono svilupparsi idee d’ispirazione per l’intera rete dei club e delle associazioni italiane. Le relazioni con i partner dell’UE sono molto importanti per noi. Questo ci dà molte nuove idee e la possibilità di stabilire relazioni in tutta Europa. Durante il progetto dell’UE, Clubs and Supporters for Better Governance in Football, abbiamo incontrato club come il FC United di Manchester e lo Schalke 04 e abbiamo conosciuto organizzazioni di tifosi nazionali come Irish Supporters Network, FASFE e SFSU.
Il movimento italiano è tra i più giovani e inesperti in Europa, ha molto da imparare ma con gli scambi tra paesi diversi, abbiamo imparato tanto e stiamo costruendo ogni giorno. Ogni storia condivisa nella rete ci consente di imparare qualcosa di nuovo, il nostro lavoro richiede tempo per costruire la cultura necessaria per garantire che la partecipazione dei tifosi possa diventare indispensabile per i club. Ogni nuova esperienza che conosciamo grazie alla rete SD Europe ci consente di fare un passo avanti.
SinC ha esperienza diretta nell’affrontare un ambiente che non è così tanto aperto all’inclusione dei tifosi. La nostra situazione è comune a molti altri paesi che si stanno avvicinando all’idea di “partecipazione attiva” e potremmo aiutarci a vicenda e scambiarci esperienze!
Il consigliere SinC, Fabio Guarini, sull”influenza della rete europea: “La rete SD Europe ha contribuito allo sviluppo di SinC nel suo insieme. La conoscenza di realtà distanti è una costante fonte di ispirazione. Conoscere i vari metodi, idee ed esperienze offre una maggiore consapevolezza per continuare nelle nostre attività. Il dialogo continuo è davvero essenziale per affrontare le sfide che abbiamo in comune. ”
La federazione promuove il ruolo del Supporter Liaison Officer (SLO)?
In passato, siamo stati in grado di seguirne con successo l’implementazione nelle divisioni professionistiche del calcio italiano. Ma la corretta implementazione dello SLO è limitata a pochi club. Il problema è che al momento mancano investimenti adeguati da parte di club e leghe a supporto del lavoro dello SLO.
Come parte delle attività di SinC, molti dei nostri membri sono stati in grado di implementare gli SLO nei loro club, stabilendo con successo una buona linea di contatto tra il club e la base dei tifosi.
Quali vantaggi offre il ruolo dello SLO?
Un efficace lavoro dello SLO crea una relazione costruttiva tra club e tifosi. Ad esempio, l’uso eccessivo della polizia è una spesa enorme da sostenere ogni settimana. Con il lavoro dello SLO ci può essere un maggiore coinvolgimento dei tifosi nell’organizzazione della giornata e meno necessità di FdO. Ciò permette di rendere l’esperienza più piacevole prevenendo i problemi prima, durante e dopo la partita, incoraggiando così una maggiore sicurezza e partecipazione dei tifosi nelle partite.
Qual è il messaggio che vuoi inviare ai tifosi in tutta Europa?
Riteniamo che sia tempo che i tifosi comprendano l’importanza che abbiamo nello sport e nel calcio soprattutto, dobbiamo proseguire su questa strada ed essere maggiormente coinvolti nei nostri club.
Qual è il tuo messaggio per la nostra rete?
Imparare dagli errori commessi e non dimenticare mai da dove si viene e cosa ti ha portato a dove sei oggi! Non rinunciare mai a scoprire qualcosa di più, alla ricerca di conoscenze che possano far crescere la tua idea di un calcio “diverso”. È dura, ma è il nostro calcio!
Tradotto e adattato da SD Europe.