Traduzione e adattamento dell’intervista di SD Europe all’associazione di tifosi ‘Il Fasano siamo Noi’(disponibile in inglese qui)
La prossima stagione di Serie D dovrebbe essere una delle più competitive ed eccitanti del calcio italiano negli ultimi anni. Gli ex club di serie A tra cui Bari, Modena, Cesena e Reggio Audace si mescoleranno con nomi come il Calcio Avellino, ma c’è una storia di successo di un genere diverso tra loro – in particolare, l’US Città di Fasano.
Fasano, una cittadina in provincia di Brindisi nel sud Italia, ha sempre avuto una tradizione orgogliosa. Tuttavia, nella storia della sua squadra di calcio sono mancati momenti di difficoltà e, dopo altri episodi di fallimento, il club si è ritrovato nuovamente nel 2015 in cattive acque.
”Abbiamo avvertito i primi segnali di incertezza economica verso la metà del campionato 2015/16. La società era praticamente inesistente e tutto andava per inerzia e nulla girava come doveva, sino al momento in cui abbiamo capito che la “nave” (la squadra) era davvero abbandonata a se stessa ed era tenuta in piedi solo dalla voglia dei giocatori di non mollare per passione e da noi tifosi che mai avremmo voluto un nuovo fallimento”.
Il Fasano Siamo Noi è l’organizzazione senza scopo di lucro che ora è la forza trainante del club. Fu fondata ufficialmente alla fine del 2015, anche se i tifosi si erano già uniti da tempo per salvare il club.
“La costituzione dell’associazione è stata fatta a dicembre 2015, ma, in effetti, abbiamo tenuto in mano la situazione del club circa 40 giorni prima che la vecchia società fallisse. Non è stata una decisione facile da prendere, una scelta radicale tra l’essere impreparati a gestire il club, mentre, d’altra parte, la forza di un sogno e la possibilità di un cambiamento”.
“Con l’aiuto di persone esperte in questioni legali, ci siamo resi conto: Sì, era possibile farlo e farlo con il coinvolgimento di tutti. A quel punto, la gente, timidamente, ha iniziato a credere in noi e in quello che stavamo facendo. All’inizio c’erano alcuni detrattori; ora, tuttavia, abbiamo 600 membri e ci siamo dimostrati buoni amministratori.
Superato l’ostacolo iniziale di dimostrare che i sostenitori possono fare una differenza significativa se pienamente coinvolti in un club e, di fatto, sono ben in grado di far parte di una struttura proprietaria e decisionale, l’enfasi all’interno di Il Fasano Siamo Noi è ora su crescita.
”I tifosi, oggi soci, hanno capito bene quello stavamo costruendo alla fine della prima stagione, quando abbiamo fatto quadrare un bilancio impossibile da gestire ed abbiamo portato solo benefici e positività in una società che era destinata a scomparire ancora una volta!
L’adesione è in continua crescita ed il trend non accenna a fermarsi anche grazie ad un lavoro certosino di comunicazione, marketing e trasparenza gestionale ed amministrativa.
All’inizio le amministrazioni non ci hanno creduto più di tanto, ma i fatti ed il tempo ci hanno dato ragione ed oggi gli attestati di stima ci giungono ad ogni livello: tanti sono quelli che vorrebbero o vogliono provare a costituire associazioni di “azionariato popolare” e ci chiedono info e modalità per iniziare un percorso nuovo. Dimostrazione ne sono anche gli attestati di stima per il progetto avute da l’estero: Germania, Francia, Belgio”.
Decisivo per il loro successo fino ad oggi è stato l’impegno dell’associazione a lavorare con la comunità locale di Fasano, gli sforzi descritti dai membri come “estremamente importanti”.
”Abbiamo sviluppato a tal proposito un circuito commerciale, con aziende sposor/partners (piccole e medie attività, negozi, hotel, ristoranti), che da benefit ad ogni socio per cui conviene tantissimo tesserarsi, la tessera si ripaga da sola. Inoltre organizziamo diverse manifestazioni: culturali, sociali e di beneficenza e/o raccolta fondi a cui invitiamo e facciamo partecipare la città tutta e realizziamo piccoli grandi progetti sociali e strutturali che regaliamo alla comunità: ad esempio Natale Biancazzurro (cena sociale e tombolata con raccolta fondi), Fasanesità Nel DNA (festa di piazza con giochi di strada, street folk food, visita guidata nel centro storico, tornei di calcio di strada, subbuteo e calcio balilla, concerto serale) che quest’anno ha visto la partecipazione nell’intera giornat di oltre 2000 persone.
Per il resto per tenere uniti tutti ci vuole onestà e trasparenza nell’amministrazione e tanta, tantissima passione che diventa un elemento fondamentale per coinvolgere anche chi non è proprio un calciofilo ma ama quello che facciamo e come lo facciamo!”.
Con un tale progresso visto fuori dal campo non si può non menzionare il calcio. Tre promozioni in tre stagioni vedranno l’U.S. Città di Fasano tra le 18 squadre che parteciperanno al Girone H di Serie D in questa stagione. Non sarà un compito facile; tuttavia, ne Il Fasano Siamo Noi – come sempre – sono pronti per la strada che li aspetta.
”Tre promozioni in tre stagioni sono un record per la categoria ed un record assoluto per una società gestita dall’azionariato popolare (non credo esistano precedenti). Indubbiamente il segreto è stata l’alchimia, il mix di energie con la U.S. FASANO, che gestisce tutta la parte tecnico/sportiva. Siamo riusciti a creare un equilibrio per cui è più facile per queste “2 anime” del U.S. Città di Fasano coesistere e lavorare al meglio. Naturalmente dietro c’è stato un duro, durissimo lavoro da parte dei dirigenti dell’associazione, per risanare quanto non andava e creare un modo nuovo di programmare e gestire. In questo percorso sono stati e sono fondamentali tutti ed in primis i ragazzi della CURVA SUD tutti “soci fondatori” e compattamente tesserati con l’associazione.
La serie D è alle porte e siamo pronti a immergerci in questa nuova stagione che più che un Campionato di Serie D sembra un Campionato di serie B/C, viste le retrocessioni in questa categoria dovute ai fallimenti di club eccellenti a tutti i livelli: BARI, AVELLINO, ecc. Noi siamo pronti e la squadra allestita sembra un ottimo organico per ben figurare. Non ci facciamo illusioni e lavoriamo giorno per giorno con la giusta dose di programmazione: “pensare in grande e volare basso!”
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