Dopo un percorso di collaborazione partito dal 2011 tre distinti gruppi di tifosi giallorossi (Noi Lecce, Lecce in Azione e Salento Giallorosso) nel 2013 danno vita a Passione Lecce, associazione di tifosi a tutela della storia e del futuro dell’US Lecce. Da allora sono stati fortemente coinvolti con il club in diverse iniziative in particolare nella definizione dello SLO(LINK) e nella promozione di attività condivise tra la società ed i giovani tifosi(LINK). Abbiamo fatto loro qualche domanda sulla loro storia(al LINK altre interviste).
Contatti: FB Passione Lecce – TW https://twitter.com/PassioneLecce
Il calcio italiano tra scandali e disaffezione: perché i tifosi genuini e il loro coinvolgimento nella vita del club possono essere una valida risposta per migliorare il nostro sport preferito?
La problematica è complessa. L’offerta televisiva se da un lato ha aiutato “economicamente” il calcio del terzo millennio ha comportato, come inevitabile effetto collaterale, lo svuotamento degli stadi e, quel che è peggio, un graduale fenomeno di disinnamoramento del tifoso medio rispetto alla propria squadra del cuore. In tale stato di cose è necessario sottolineare che i supporters di un club non sono semplici “consumatori” da gestire secondo le comuni regole del marketing, ma fruitori finali del prodotto calcio che, se adeguatamente sensibilizzati e motivati, possono promuovere e implementare, grazie al contributo in termini di passione ed entusiasmo, la crescita del proprio club e, di conseguenza, dell’intero sistema.
Quando, dove e perché nasce la vostra realtà?
Non è facile individuare una data precisa e un evento specifico che ci ha condotti a maturare la decisione di “scendere in campo” come tifosi, anche perché inizialmente l’esperienza PASSIONE LECCE nasce dalla confluenza di almeno 3 precedenti associazioni di tifosi, ognuna delle quali con la propria storia e le proprie finalità.
In linea di massima le idee che successivamente condurranno, nella primavera del 2013, alla prima esperienza “griffata” PASSIONE LECCE sono maturate a cavallo tra la fine del 2011 e l’inizio del 2012, quando il disimpegno annunciato per la fine della stagione 2011/12 dalla proprietà Semeraro e alcuni episodi che hanno stuzzicato l’emotività di molti tifosi (per esempio la partita in casa contro la Juventus dell’8.1.2012 quando, chi era allo stadio, ebbe la sgradevole sensazione di trovarsi in “trasferta”) hanno spinto gruppi di tifosi, in totale autonomia tra loro, a consociarsi in due distinte associazioni (Lecce in Azione e Noi Lecce), entrambe nate con l’obiettivo immediato di riportare al centro del processo calcio il TIFOSO, cucendo attorno ad esso una serie di eventi tesi da un lato a renderlo partecipe della vita del proprio club e dall’altro ad avvicinare le nuove generazioni, e con l’obiettivo a lungo termine di promuovere forme di azionariato popolare e/o diffuso.
L’idea di realizzare un grande evento nel 2013, in occasione dei 105 anni di storia del calcio a Lecce, anche e soprattutto per sopperire all’incredibile “dimenticanza” della vecchia proprietà che non festeggiò il centenario nel 2008, fu l’occasione giusta per trovare un momento di convergenza tra le associazioni presenti sul territorio (Noi Lecce, Lecce in Azione, ma anche la più “storica” Salento Giallorosso), organizzare una mostra di una settimana presso il prestigioso “contenitore” del Castello di Carlo V a Lecce, e dare così avvio al percorso che negli ultimi 3 anni ci ha visto coinvolti in numerose attività in collaborazione con l’US Lecce.
Il vostro progetto punta a coinvolgere il maggior numero di appassionati possibile per avere una voce rilevante nelle questioni chiave che coinvolgono il club: come è stato sviluppato finora e come pensate di ampliarlo?
Ad oggi abbiamo posto in essere tutta una serie di iniziative finalizzate a trasmettere, soprattutto nelle nuove generazioni, l’amore per la maglia giallorossa(LINK e Foto Link1 Link2). Unitamente a tale obiettivo abbiamo implementato la collaborazione con la società. Conclusa questa prima fase, che ha visto la nostra partecipazione ad un tavolo S.L.O. permanente composto dal delegato della società e da due nostri rappresentanti(LINK e LINK), a partire dalla prossima stagione dovremmo avviare la seconda fase che, in sintesi, prevede: una forte campagna di tesseramento, la formalizzazione di un protocollo di intesa con la società, l’avvio del progetto finalizzato ad acquisire una quota anche simbolica di partecipazione societaria
Quali sono le difficoltà che avete incontrato nello sviluppo delle vostre attività o di diffusione delle vostre idee?
In disparte ogni considerazione in ordine alla difficoltà di collaborare fattivamente con le istituzioni locali, le maggiori difficoltà incontrate sono legate alle vicende sportive, e non solo, che hanno visto coinvolta l’U.S. Lecce spa nel corso degli ultimi anni. Il cambio di ben tre assetti societari negli ultimi 4 anni ci ha costretti ogni volta a ripartire da quasi da zero.
Quali saranno le prossime iniziative dedicate ai tifosi che avete in programma?
Per la prossima stagione calcistica abbiamo programmato l’apertura di un settore del Via del Mare dedicato esclusivamente ai giovani tifosi e ad iniziative sociali.
L’associazione Passione Lecce è tra i gruppi contribuiscono alle attività di SinC: quale è stata la vostra esperienza in questo contesto e quanto il confronto con altre realtà ha inciso sulle vostre scelte oppure ha ampliato il vostro punto di vista?
Certamente il confronto e lo scambio di esperienza ha aiutato la nostra crescita aiutandoci anche a risolvere molti problemi di natura tecnico-pratica.
Sinc è il luogo di scambio per le esperienze italiane, tramite questo canale avete avuto modo di instaurare rapporti duraturi tra altre associazioni partecipanti, quali e in quali situazioni?
Nessuno in particolare, ma siamo in ottimi rapporti con tutti i gruppi.
Quanto il confronto vi ha consentito di apprendere soluzioni ed idee valide anche nel vostro contesto?
Come detto innanzi, il confronto con altre esperienze ci ha consentito di avere una più chiara percezione della nostra crescita e della strada da percorrere.
Quale è secondo voi l’apporto che SinC può dare all’intero movimento?
Oltre che come momento di incontro e di scambio di esperienze, SinC ci ha aiutato a individuare soluzioni a problemi di natura pratica e giuridica che altrimenti avrebbero richiesto un enorme impegno di risorse non solo umane.
Le realtà italiane, anche attraverso l’opera di SinC, hanno avuto modo di collaborare con realtà internazionali con la partnership di Supporters Direct Europe, l’esperienza europea ha dato un contributo alla vostra crescita?
La consapevolezza che abbiamo acquisito grazie all’opera di Sinc e, per certi versi, di S.d.E. di essere parte di un movimento di ampio respiro ci ha aiutato a individuare ed attuare processi di crescita che, da soli, non saremmo riusciti a porre in essere.
Quanto il confronto con il contesto europeo, che vedrà coinvolto SinC nel progetto europeo ‘Clubs and Supporters for better Governance in Football’,può incidere anche sullo sviluppo in Italia?
Come al solito il nostro Paese, anche per ragioni extra-calcistiche, è lento nel recepire ed attuare le novità che si registrano in ambito internazionale e soprattutto europeo. Un maggior confronto non può che aiutare a eliminare, soprattutto in ambito calcistico, le resistenze di cui innanzi.
Avete un modello di associazione in Europa a cui vi ispirate o che suscita nei vostri membri interesse e passione?
Nessuno in particolare ma osserviamo con interesse l’intero movimento.
Quali credete siano le sfide future per l’intero movimento, dove sta riuscendo ad incidere la voce dei tifosi e dove invece è necessario secondo voi intervenire per migliorare il nostro apporto al calcio?
La sfida è sempre la stessa: riportare il tifoso vero al centro del fenomeno calcio.