Con il motto ”our day will come” nasceva nel 2013 l’associazione di tifosi della Sambenedettese Noi Samb, freschi di promozione in Lega Pro e occupati nella preparazione del Terzo Memorial Borgonovo(LINK) abbiamo fatto qualche domanda ai ragazzi sulla loro esperienza diretta e sulla loro attività di cooperazione con il club nella gestione del settore giovanile che li vedrà coinvolti anche nella prossima stagione(LINK). Contatti FB Associazione NOI SAMB sito noisamb.it
Il calcio italiano tra scandali e disaffezione: perché i tifosi genuini e il loro coinvolgimento nella vita del club possono essere una valida risposta per migliorare il nostro sport preferito?
Perché questo calcio possiamo cambiarlo solo noi tifosi. L’attuale stato di salute dello sport più amato in Italia è la conseguenza di affari e interessi che poco hanno a che vedere con la passione dei tifosi. I tifosi devono riacquistare centralità nel nostro calcio perché sono portatori di un unico interesse: il bene della propria squadra del cuore.
Quando, dove e perché nasce la vostra realtà?
L’Associazione NOI SAMB nasce nell’estate del 2013. Dopo aver vinto il campionato di Serie D ed aver riconquistato, dopo anni di dilettantismo, la Lega Pro, emersero lacune gravissime nella gestione economica del club che, fino a quel momento, erano sempre state ignorate o messe in secondo piano. La mancata iscrizione e il ritorno nel baratro del dilettantismo spinsero un gruppo di tifosi, da sempre vicini alla squadra, a formare un supporter per poter riappropriarsi di un bene fondamentale: la Samb, salvaguardandone la storia e occupandosi del futuro. La Samb è San Benedetto. Gli ultimi anni ci hanno permesso di capire che nessun imprenditore ha più la forza economica di gestire un club, grande o piccolo che sia. I tifosi non possono più, quindi, limitarsi ad incitare la propria squadra da dietro una rete: devono essere consapevoli della forza che sono in grado di esercitare remando, uniti, verso uno stesso obiettivo.
Il vostro progetto punta a coinvolgere il maggior numero di appassionati possibile per avere una voce rilevante nelle questioni chiave che coinvolgono il club: come è stato sviluppato finora e come pensate di ampliarlo?
Partendo dall’assioma “una testa un voto”, ogni estate promuoviamo una campagna associativa con l’obiettivo di aumentare la partecipazione alla vita dell’Associazione. Mensilmente organizziamo riunioni con i nostri associati per discutere dell’ordine del giorno o pianificare il futuro. Parallelamente alla campagna associativa, l’Associazione organizza cene, eventi, feste con i tifosi rossoblu di San Benedetto e dell’hinterland per cementare l’unione e reperire nuove risorse per portare avanti il nostro progetto. Noi Samb è stata promotrice di iniziative di solidarietà(LINK) e di collaborazione e cooperazione attiva con la Sambenedettese attraverso il Comitato di relazione con i tifosi(CRT) per la gestione d’ordine in occasione delle partite(LINK)
Quali sono le difficoltà che avete incontrato nello sviluppo delle vostre attività o di diffusione delle vostre idee?
La gestione, da tre anni a questa parte(LINK), del settore giovanile della Sambenedettese Calcio ha richiesto un elevato impegno in termini di risorse economiche, fisiche e mentali. Gestire un settore giovanile è un’attività che richiede attenzione costante, e spesso non è stato facile accostare a ciò i molti impegni dell’Associazione. A tutto ciò bisogna aggiungere le difficoltà naturali di ogni associazione di tifosi. Le difficoltà che ha affrontato l’Associazione sono le stesse che riguardano, più o meno, tutti i Supporters Trust:
1 ad un entusiasmo iniziale massimo è subentrata la calma piatta della quotidianità;
2 l’attivismo, nelle associazioni come in politica, fa sempre più fatica ad entrare nelle case degli italiani;
3 poca attenzione della stampa, se non in occasione di critiche, polemiche.
Quali saranno le prossime iniziative dedicate ai tifosi che avete in programma?
In data 7-8 maggio l’Associazione organizzerà il III Memorial “Stefano Borgonovo”, torneo giovanile a cui parteciperanno gli Allievi cat.2000 di Samb, Ascoli, Como e Pescara(LINK). L’incasso del torneo sarà devoluto alla Fondazione Borgonovo, che da anni finanzia la lotta contro la SLA.
Da giugno, inoltre, partirà la consueta campagna associativa, dopo aver stabilito insieme agli associati quali sono gli obiettivi futuri di NoiSamb.
La vostra associazione è tra i gruppi contribuiscono alle attività di SinC: quale è stata la vostra esperienza in questo contesto e quanto il confronto con altre realtà ha inciso sulle vostre scelte oppure ha ampliato il vostro punto di vista?
L’esperienza all’interno di SinC è stata utile sotto molti punti di vista. In primis, ci ha permesso di capire come determinate problematiche non nascano solo a San Benedetto, ma siano diretta conseguenza del processo di cambiamento che tutti i supporter trust stanno portando avanti(qui SinC ospite di NoiSamb e LINK LINK).
Sinc è il luogo di scambio per le esperienze italiane, tramite questo canale avete avuto modo di instaurare rapporti duraturi tra altre associazioni partecipanti, quali e in quali situazioni?
Grazie a SinC, inoltre, abbiamo avuto la fortuna di entrare in contatto con bellissime persone che condividono con noi un amore incondizionato per la propria città e squadra di calcio. Il confronto con i ragazzi di Ancona, Modena, Taranto, (solo per citarne alcuni) ci ha aiutato sia nella gestione del settore giovanile che nella vita quotidiana dell’Associazione. Una menzione speciale va a David di Ancona, sempre pronto ad un consiglio o parola di incoraggiamento.
Quale è secondo voi l’apporto che SinC può dare all’intero movimento?
I due maggiori apporti che, secondo noi, può dare SinC all’intero movimento sono:
1 la possibilità di continuare il proficuo confronto tra realtà solo apparentemente diverse;
2 dialogo con le istituzioni del calcio al fine di promuovere e agevolare l’ingresso di supporter trust all’interno della governante delle squadre di calcio.
Avete un modello di associazione in Europa a cui vi ispirate o che suscita nei vostri membri interesse e passione?
Esistono veri e propri “miti” dell’associazionismo in Europa che, al di là della diretta conoscenza o meno, rappresentano un modello per tutti. Ci riferiamo ai casi dell’F.C. United e al mondo tedesco in generale. Nel nostro caso, il rapporto di amicizia che lega la nostra tifoseria a Friburgo e Bayern Monaco ci ha permesso di conoscere due grandi modelli di azionariato popolare.
Quali credete possano essere le sfide future per l’intero movimento, dove sta riuscendo ad incidere la voce dei tifosi e dove invece è necessario secondo voi intervenire per migliorare il nostro apporto al calcio?
Il movimento dei supporter trust in Italia sta vivendo ancora la sua prima fase, quella dell’inizio: entusiasmo, passione, una miriade di idee e progetti, voglia di fare. Il secondo step sarà non perdere tale slancio quando si passerà alla concreta gestione della squadra di calcio, del settore giovanile o di qualsivoglia attività. Sarà fondamentale l’apporto di SinC, ma soprattutto la tenacia di chi crede che questo calcio possiamo davvero cambiarlo.
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