Quando il destino dà una scelta, un Uomo può decidere la strada da prendere o aspettare che qualcuno scelga la strada per lui. La scelta richiede responsabilità, spesso anche un pizzico di follia, soprattutto quando la strada che porta all’avverarsi di un sogno, se esiste, è molto più complessa e pericolosa di quella che permette una blanda sopravvivenza.
In Italia, una nazione che fa della sopravvivenza il proprio pane sciapo quotidiano, qualcuno ha deciso di prendere la strada impervia. A volte questo accade grazie ad una combinazione di circostanze, gli uomini giusti al momento giusto, a volte questo accade nonostante tutto, quando il sogno è chiaro, ma la strada per arrivarci non esiste e ogni segno invita chiaramente a desistere.
Parliamo di Calcio, un bene delle comunità sempre troppo sottovalutato nonostante il patrimonio di identità, di capacità di educazione e crescita che contiene e, non in ultimo, di interessi economici che potrebbe essere spostati virtuosamente e che invece troppo spesso muove in modo illecito.
E proprio nel calcio, che in questi giorni contrappone gli scenari patinati della finale di Champions League ad una catena di scandali che investe il suo pianeta dai vertici della FIFA fino alle fondamenta della serie italiana dilettanti, in questo calcio alcuni uomini hanno preso in mano il loro destino.
C’è voluto un Presidente che prendesse una scelta coraggiosa e i tifosi che si prendessero carico di un compito gravoso, ma la scelta è stata fatta. È successo ad Ancona, dove il presidente Marinelli ha deciso di stabilire un percorso per cedere la proprietà della società ai tifosi. Sosteniamolancona, Supporters Trust della squadra marchigiana, è stata tra i principali artefici di questo accordo. Una notizia passata nel silenzio dei media e che invece dovrebbe essere per i tifosi italiani più importante di una finale di Champions.
Ma non è l’unica luce nel buio. A Cava de’ Tirreni, uomini coraggiosi già da un anno hanno scelto di iniziare, partendo dal nulla e dopo tanti tentativi osteggiati dal potere locale e non, un percorso che parte dagli uomini, una rifondazione totalmente gestita dai tifosi e senza compromessi, nel sogno della creazione di una storia nuova per il calcio a Cava, che con l’esempio virtuoso di alcuni permetterà di riscoprire valori perduti, sportivi e sociali. A Cava il bivio lo hanno creato i tifosi di Cava United, dopo che quelli creati dal destino sono stati chiusi dalle cecità di chi probabilmente il pane sciapo lo distribuisce, ma non lo mangia.
In altri luoghi i bivi che sono nati in questi giorni stanno facendo vivere notti insonni ma piene di sogni a chi vuole scegliere la strada più difficile. Lecce, Parma, Barletta, possono essere i prossimi a farcela.
Altri Supporters Trust in Italia, nati da qualche anno, partecipano nelle rispettive società sportive per garantire un futuro pulito, magari riuscendo anche a curare il settore giovanile come accade nella Sambenedettese o nella difficile realtà di Taranto, dove la cooperazione e la coesione sociale dovrebbero essere una priorità dello Stato.
Serve coraggio per scegliere la strada più difficile. Ma vuoi mettere la gioia di vedere i propri sogni realizzarsi? Chiedetelo ai tifosi/proprietari dell’FC United of Manchester che qualche giorno fa hanno inaugurato il loro stadio, la loro casa, dopo anni di lotte.
L’orgoglio nei loro occhi renderà inutile ogni risposta.