Oggi la Samb conoscerà il proprio destino. Il ricorso al tribunale sportivo che esaminerà la documentazione relativa alle fideiussioni versate con un giorno di ritardo deciderà se riammettere la Sambenedettese al campionato di LegaPro o condannarla alle serie inferiori. Ci sono margini di ottimismo perché il ricorso venga accolto ma non è questo il problema.
Il modo in cui si è arrivati a questo punto è quanto meno scandaloso. I proprietari attuali della Samb hanno fatto tutta la possibile ostruzione affinché l’accordo con i nuovi proprietari saltasse. Ci sono pochi margini per pensare che il possibile fallimento sia solo un incidente causato dalla ingenuità dell’attuale proprietà, che si è affidata a personaggi quanto meno poco affidabili per garantire un futuro alla Samb. E’ invece molto più probabile, quanto è probabile saltare su un campo minato, che il fallimento sia stato voluto per tentare per l’ennesima volta di farla franca in barba dei mal di stomaco di tutta la comunità di San Benedetto del Tronto.
Ma le radici di quanto sta accadendo oggi sono da ricercare ancora più lontano: una gestione dissennata che ha creato buchi di bilancio dai contorni non ancora definiti, debiti contratti contro la stessa comunità, giocatori e fornitori non pagati e infine, tra le cose più importanti, il disinnamoramento dei tifosi verso questa squadra che andava di corsa allo stesso momento verso la lega Pro e verso un baratro che si preannunciava da mesi. Era da mesi infatti che i tifosi avevano ben presente che la Samb era in difficoltà finanziarie e che la Lega Pro sarebbe stato un lusso che la Samb non avrebbe potuto permettersi.
La rabbia dei tifosi, ieri, durante la riunione nella sala comunale organizzata da NoiSamb (azionariato popolare dei tifosi della Samb) alla presenza del sindaco di San Benedetto del Tronto, è giunta fino al punto di chiedere di far sparire la Samb (salvando solo le giovanili), allo stesso modo in cui un innamorato tradito chiede di uccidere il ricordo dell’amata dopo l’ennesima volta in cui è stato da questa abbandonato.
Non si sa come andrà oggi, ma solo se la Samb potrà rinascere dalle sue ceneri senza più possibilità di cadere in questa vergogna ci sono margini affinché la giornata di oggi possa essere una vittoria. Altrimenti sarà una irrimediabile sconfitta, per la città, per i tifosi, per il calcio.